Ammettiamolo! WhatsApp è comodo, pratico, immediato e più rapido di una mail, soprattutto perché alcune persone non configurano il client di posta sullo smartphone, ma resta il fatto che “comodo” non significa se ne debba abusare. Anche le pantofole sono comode e pratiche ma non credo penseremmo di indossarle quando ci prepariamo per andare a trovare gli amici a casa loro, o no?
Il gruppo WhatsApp è un luogo virtuale di incontro creato per un gruppo di amici o colleghi nel quale desiderano ritrovarsi per motivi di lavoro, di hobby condivisi o anche solo per semplicità, di conseguenza anche nei gruppi bisogna tenere a mente la NetEtiquette, il bon ton della rete.
Lo sapevate che è possibile creare gruppi WhatsApp con un massimo di 256 partecipanti?
No? Bene! Ora provate a immaginare di far parte di uno di questi gruppi e ricevere le notifiche di ogni messaggio oppure di dover leggere i “grazie”, “ok”, “buongiorno a tutti” che ogni componente decide di inviare con la giusta convinzione di essere educato e cortese nei confronti di chi ha scritto il messaggio. Messaggi che arrivano indistintamente a qualsiasi ora del giorno e in qualsiasi giorno della settimana, festivi inclusi! Terrorizzati, vero? Quando li scriviamo pensiamo in quale giorno siamo e che ora è! Magari possiamo attendere lunedì alle 9, vero?
Proviamo quindi a ricapitolare quali sono le buone maniere da utilizzare quando si fa parte di qualsiasi gruppo creato su un’app di messaggistica.
Per iniziare, chi è un amministratore? Chi ha creato il gruppo. Qualsiasi amministratore di un gruppo può rendere amministratore un altro partecipante e un gruppo può avere un numero illimitato di amministratori. La persona che ha creato il gruppo non potrà essere rimossa e disporrà sempre dei privilegi di amministratore a meno che non decida di abbandonare il gruppo.
Notifiche. Come per le chat singole, le notifiche possono essere silenziate per 8 ore, per una settimana oppure per sempre. Questo significa che non udirete il suono della notifica ad ogni messaggio ricevuto, basterà andare a vedere ogni tanto se compare il pallino rosso a fianco del gruppo per sapere se qualcuno vi ha scritto.
Foto, documenti, video, link. Fatta salva la curiosità di andare a vedere immediatamente di cosa si tratta, ricordo che è possibile personalizzare il salvataggio di foto o video ricevuti. Anche qui possiamo disattivarlo, quindi non li ritroveremo nel rullino foto del nostro smartphone, oppure decidere di salvarli sempre. Per quanto riguarda i documenti, possiamo archiviarli nel percorso a noi più congeniale – cartella documenti, ad esempio – e poi cancellarli immediatamente dalla chat, oppure ogni tanto andare a verificare quanti ne abbiamo accumulati e cancellarli tutti insieme. Prima di allegare qualcosa, ad ogni buon conto, chiedetevi se effettivamente il contenuto è di interesse di tutti, diversamente potremmo essere considerati inopportuni e fastidiosi.
Tutte le personalizzazioni succitate vanno sempre effettuate dalle impostazioni della chat, sia si tratti di singolo contatto o di un gruppo.
Ricordiamoci però che WhatsApp, come tutte le altre app di messaggistica, non è esente da virus, quindi prima di correre ad aprire il link o scaricare la foto accertiamoci che sia attendibile. Ultimamente su Messenger sta circolando un messaggio con video allegato che recita: “Sei tu in questo video? Ti ho riconosciuto!”. Se il messaggio arriva da uno sconosciuto il nostro buon senso ci dovrebbe impedire di andare immediatamente a cliccare ma se chi lo manda è un amico? Non vorremmo dare un’occhiata? Ovviamente non c’è nessun video ma un’immagine che con un click ti rimanda a questo fantomatico video “scandalo” che altro non è se non una porta per gli hacker, quindi raccomando sempre massima attenzione.
Saluti. Non c’è bisogno di chiedere ad ogni singolo partecipante come sta, ma se devi scrivere una comunicazione o chiedere qualcosa è sempre bene esordire con un saluto così come quando si esce. Discorso simile per i ringraziamenti: non c’è bisogno di dilungarsi in chissà quali convenevoli, un «grazie» o un «per favore» vanno più che bene. Ricordiamo però che anche qui vale il buon senso: non è necessario che ognuno risponda e saluti a sua volta, diversamente ci troveremo una chat piena di saluti e risposte ai saluti che invece di essere un atto di cortesia diventano un fastidio. Evitiamo poi i messaggi tronchi o scritti su diversi messaggi consecutivi. Non iniziamo la chat con un “Ci sei?” ma uniamo la richiesta: “Buongiorno, la riunione di domani è confermata? Grazie”.
Proprio perché una chat di gruppo rappresenta una riunione di più persone non tutti potrebbero essere sempre d’accordo con gli altri. Con alcune persone ti trovi meglio, le senti più affini e altre, invece, vorresti non sentirle? È normale, capita a tutti e in tutti i gruppi, di conseguenza evitiamo le discussioni. Dovesse capitare di non essere a proprio agio con quel discorso, lasciamo stare, è meglio svicolare invece di essere coinvolti in inutili polemiche. Se in una chat leggiamo qualcosa che non ci piace si può tranquillamente ignorare il messaggio a meno che non sia rivolto direttamente a noi ma, se così fosse, avremmo dovuto riceverlo in forma privata e non nel gruppo!
Evitiamo anche i palleggi di messaggi. Ogni messaggio viene letto da tutti i componenti della chat per cui evitiamo il botta e risposta che potrebbe facilmente degenerare in uno scambio a due che disturba gli altri lettori. Se proprio non possiamo ignorarlo, meglio spostare la conversazione sul piano privato anche se la soluzione ideale, comunque, sarebbe tralasciare. Non possiamo non rispondere? Facciamolo ma in modo chiaro, educato e conclusivo.
Pubblicare messaggi non pertinenti alla chat, sia in termini di contenuti che di sostanza come catene di Sant’Antonio, “buongiornissimo”, cuccioli e tazzine di caffè, ecc., sono sempre da evitare! E non solo nelle chat! Lo stesso discorso vale anche per i messaggi vocali. È bene essere brevi e sintetici e registrarli in un luogo dove non si sentano rumori di sottofondo ovviamente adottando sempre il buon senso! Non è opportuno inviare un vocale se siamo in un locale affollato ma ci sta se la situazione è di massima urgenza. Se ne avete ricevuto uno, meglio ascoltarlo in privato tenendo il telefono all’orecchio ed evitiamo il vivavoce!
Ricordiamoci che lo smartphone consente di effettuare anche la semplice telefonata!
A costo poi di sembrare ripetitiva: evitiamo il maiuscolo e il colore rosso – prima di intervenire nella chat leggiamo attentamente e assicuriamoci di aver compreso correttamente il tema e cerchiamo di portare del valore aggiunto alla chat – mai usare toni pesanti – rispettiamo la privacy altrui.
Per riassumere: non scrivete agli altri quello che non vorreste leggere voi!
E giusto come ripasso, questo il link ad un articolo precedente sempre su WhatsApp: https://www.webmlg.com/whatsapp-istruzioni-per-non-soccombere-alluso/
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